aggiornamenti e riepilogo azioni promosse da Anisap

Il riepilogo delle azioni promosse da FederAnisap:

 

a) Sulla questione del Nomenclatore

L’udienza di merito di discussione di tutti i ricorsi è stata fissata per il giorno 14 ottobre 2025, udienza nella quale il Collegio esaminerà il ricorso e le successive note depositate.

Come noto, in data 22 settembre u.s. sono state emesse le prime sentenze, che in ordine cronologico hanno preceduto le nostre, ma che riguardano ricorsi successivi in cui comunque noi siamo intervenuti (rammentiamo che Feder-A.N.I.S.A.P. è stata la prima, insieme alle altre Associazioni che hanno partecipato con noi, ad ottenere il famoso decreto di sospensiva, poi proditoriamente revocato), e dunque le sentenze saranno ovviamente positive nel solco dell’orientamento già tracciato dal T.A.R. del Lazio.

Si segnala che i Colleghi titolari dei ricorsi hanno provveduto a notificare le sentenze al Ministero, e anche a noi in qualità di soggetti intervenuti, e pertanto sono iniziati a decorrere i 60 giorni per proporre un eventuale appello alle sentenze (sia per il Ministero, che per noi).

Nel caso, molto probabile, in cui il Ministero proponga appello, noi potremo scegliere di costituirci solamente, oppure di costituirci proponendo un appello incidentale sul termine di efficacia disposto dal T.A.R. dei 365 giorni, scelta che ovviamente dovrà essere valutata al momento.

Sarà nostra cura informarVi tempestivamente su tutti i successivi risvolti, per procedere a tutte le decisioni del caso, per le quali Vi chiediamo sin d’ora di essere compatti e partecipativi.

 

b) Sulla questione delle Farmacie dei Servizi

Abbiamo incardinato alcuni giudizi per contrastare le Determinazioni Regionali ben note, e la prossima udienza è stata fissata per il 2 dicembre p.v. e riguarda la Delibera assunta dalla Regione Lazio.

 

c) Sulla questione E.N.P.A.M.

Sono stati già incardinati gli appelli avverso le prime sentenze, ma la questione più importante riguarda il ricorso, da noi proposto ex art. 363 bis c.p.c., ovvero la richiesta al Giudice del primo grado di inviare la causa direttamente alla Corte di Cassazione per un giudizio sulle questioni pregiudiziali di diritto.

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